Un giorno alla fine di un corso a Bagni di Tivoli che avevo avuto, il piacere di condurre come Responsabile, poco prima della consegna degli attestati, un signore brizzolato fra i partecipanti alza la mano e chiede la parola mi dice: “Signor Bianco, posso fare un intervento?”
Io: “ Con piacere”.
Lui: “ Mi chiamo…, ho 56 anni, e vivo ad Ischia, la volevo ringraziare per quello che mi ha trasmesso e fatto vivere in questi quattro giorni, ho 2 lauree ed una vita di studio alle spalle, e le voglio dire che ho imparato di più in questi 4 giorni che in una vita di studio, volevo raccontarle un aneddoto successomi molti anni fa.
Vede, io vengo da una famiglia umile, i miei Genitori, grandi lavoratori si sono sempre spaccati la schiena ed hanno fatto enormi sacrifici per darci la possibilità di un istruzione.
Ho un ricordo indelebile del giorno in cui mi laureai per la prima volta, ero fuori dalla grazia, ero felice e orgoglioso del mio diploma, ce l’avevo fatta, laureato a pieni voti, feci la strada di casa correndo con la gioia nel cuore per ciò che avrei mostrato di lì a poco ai miei Genitori, arrivo a casa, corro verso mia Madre e con un sorriso a trentadue denti le dico: “Mamma, Mamma, guarda, mi sono Diplomato!”
Mia Madre, senza scomporsi eccessivamente mi abbraccia forte e mi dice: ”Bravo figliolo, complimenti, sono fiera di te, vai, corri, va a dirlo a tuo Padre.”
Io le tolgo il diploma dalle mani e corro a raggiungere il mio Papà che, come al solito, era nel campo dietro casa a lavorare, sempre con le mani nella terra, sempre!
Lo raggiungo con il fiatone, riprendo fiato e gli dico: ”Papà, Papà, guarda, il Diploma!”
Mio padre, continua il suo lavoro, sembra non sentirmi, allora io di nuovo: “Papà, Papà, guarda, guarda!”
Mio Padre si ferma, drizza la schiena mi guarda serio e mi dice: “Che è quello?” e io: “Il Diploma Papà, il Diploma, mi sono Diplomato!”
Lui: “Ah, buono, buttalo a tterra”, Io: “…eh?” Lui: “Buttalo a tterra!”.
Io poso per terra il mio Diploma. Lui: ”Salici n’gopp ( in lingua partenopea “salici sopra” n.d.r.)
Io: “Eh?”. Lui, alzando il tono della voce: ”Salici n’gopp!”
Io salgo con i piedi sopra il mio Diploma non capendo il perchè della sua richiesta, al che mio padre mi guarda dritto negli occhi e mi chiede: “Ma quanto si crisciut?” (quanto sei cresciuto?) “Nu millimetro?”
Da allora ho sempre tenuto in mente che la teoria senza la pratica vale ben poco, e in questi 4 giorni lei mi ha illuminato perchè finalmente ciò che ho appreso lo posso mettere in pratica immediatamente per concretizzare ciò che voglio. Grazie di cuore signor Bianco”.
Grazie a Lei signor Bais, bella lezione di Vita…!!!
Dedicata a tutte quelle persone che hanno un Diploma e non sanno che farsene…!!!